Central Bar Forum
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Klee, Gauguin e gli altri diario dell'artista viaggiatore

Andare in basso

Klee, Gauguin e gli altri diario dell'artista viaggiatore Empty Klee, Gauguin e gli altri diario dell'artista viaggiatore

Messaggio  Fax AdM Mar Feb 24, 2009 1:30 pm

RAVENNA - "Un'ora siderale dell'umanità". Così Paul Klee ha sempre definito il suo viaggio a Tunisi, compiuto nell'aprile del 1914, in compagnia degli amici pittori Macke e Moilliet. L'entusiasmo nei confronti di questo mondo esotico e incontaminato fu totale, la bellezza "indescrivibile" degli scenari gli ispirarono le sue architetture di colori, il suo linguaggio d'un lirico astrattismo, la sua audacia negli effetti luministici. Fu qui, tra il porto e i quartieri arabi, le gite a Sidi-Bou-Said e Cartagine, le escursioni in treno ad Hammamet, che Klee scoprì la quintessenza del colore, giungendo alla sua pittura emotiva e sentimentale, fantastica e magica. "Questo è il momento più felice della vita: il colore e io siamo una cosa sola. Sono pittore", scriveva nel suo famigerato diario di viaggio.

In questa euforia artistica da avventuriero esploratore, Klee diventa uno dei protagonisti chiave della mostra "L'artista viaggiatore Da Gauguin a Klee, da Matisse a Ontani" che il Museo d'Arte della città di Ravenna ospita dal 22 febbraio al 21 giugno, sotto la cura di Claudio Spadoni e Tulliola Sparagni, che ripercorrendo gusti e mode, fenomeni e miti tra Ottocento e Novecento, viene celebrata la suggestione dell'esotico, non solo come ricerca di uno stile votato all'orientalismo, ma anche come esperienza diretta, profonda e trasfigurante di terre, culture, donne e paesaggi extraeuropei.

I luoghi stessi, smettono di essere una cartolina da sfondo, e diventano in questa mostra i veri protagonisti. Come la Tahiti di Gauguin e di Matisse, che ricorse, quest'ultimo, allo lo snorkeling come fonte ispiratrice d'immagini, portando per sempre con sé nel cuore i "grigi verde giada" delle lagune, le "eleganti palme" e le "bande di pesci blu, gialli, zebrati di nero". Ma c'è anche il Siam di Galileo Chini e la Nuova Guinea dei tedeschi Emil Nolde e Max Pechstein, immortalata con uno spirito anti-colonialista, rievocato gli sguardi ostili come di "pantere o leopardi" degli indigeni, scriveva Nolde. Quello del virtuoso espressionista Nolde, dalla potente aura paesaggista, fu un vero giro del mondo di circa dieci mesi dalla Russia al Giappone, alla Corea, Bali, Malesia e Giava, mosso sempre dall'ambizione di preservare e valorizzare l'arte delle popolazioni locali. Ma anche il Marocco di Mariano Fortuny e Stefano Ussi, raggiunto al seguito di missioni diplomatiche italiane, e l'America Latina di Giulio Aristide Sartorio con la nomina a commissario per le arti per la crociera commerciale della Regia Nave Italia, una sorta di fiera campionaria per mare.

Tra affabulazione e nostalgia, felicità e sguardo naif, devozione folcloristica e sensibilità poetica, sfilano in mostra Africa, Asia, America Latina e Oceania, filtrati dagli occhi di artisti europei, innamorati ad un tempo degli splendidi panorami, dei deserti così come delle barriere coralline, e allo stesso tempo incuriositi e sedotti dalle popolazioni locali e dai loro costumi, tra culti magici e architettura orientale. "Viva il bellissimo Oriente! Siamo contrari all'Occidente che ha banalizzato le forme nostre e quelle orientali livellando tutto", scrivevano, non a caso, nel loro manifesto i Raggisti e avveniristi del 1913, dove lo stile di Gauguin, di arte e vita, e le culture popolari e primitive venivano considerati fonti decisive di una nuova vita.

Dice Tulliola Sparagni: "Alla fine del XIX secolo la pressione del progresso industriale determinò negli artisti il desiderio del ritorno alla natura, nella ricerca delle proprie origini e di paradisi incontaminati. L'arte e la vita primitiva si offrono come alternative al realismo occidentale e alla civiltà industriale". Ad evocare i viaggi per i Mari del Sud, il percorso della mostra si apre con modelli storici di galeoni, antiche carte geografiche e mappamondi. Poi l'esotismo, tra primitivismo e orientalismo, si dipana attraverso tutti i linguaggi dell'epopea contemporanea, dal realismo dettagliato e sontuoso, infarcito di atmosfere notturne e fou, alle svolte del post-impressionismo da belle époque, all'espressionismo pioniere di sperimentazioni astratte, per approdare al secondo dopoguerra con la lezione informale, con il trionfo del calligrafismo giapponese, con l'estetica intrisa di simbolismo mitologico dei moderni viaggiatori, tra esistenzialismo, fascinazione e impegno etico.

Accompagnate da reportage fotografici storici e da un repertorio di sculture, maschere, oggetti rituali ed etnografici dei luoghi evocati dai quadri, articolati per continente d'origine, provenienti dal Museo Nazionale Preistorico Luigi Pigorini di Roma, sfilano scenari dall'Egitto di Ippolito Caffi, la "Festa di Maometto a Tangeri" di Stefano Ussi, la Turchia e la Persia di Alberto Pasini e Il Cairo di Roberto Guastalla, le "danzatrici" di Chini. Parallelamente, il Nord Africa suscita le emozioni di artisti come Klee, Macke, Moilliet, così come Kokoschka, in Egitto negli anni '20, e Dubuffet, con i suoi deserti algerini degli anni '50.

Se in Oceania spiccano le suggestioni polinesiane con le sue donne di Gauguin, le "lagune" di Matisse dove gli effetti subacquei sono sublimati in un sistema di silhouette stilizzate, la forza espressiva dei ritratti di Nolde, accanto alle "nature morte" di Pechstein, la calma zen di scenari asiatici viene indagata dall'intensità di maestri informali come Tobey e Mathieu, con le loro derivazioni dal calligrafismo giapponese, fino alle esperienze concettuali oltre che performative di Aldo Mondino, con il ciclo completo di tredici dipinti intitolato "Flovers (Gli adoratori di fiori)" del 2001, Alighiero Boetti con i suoi "ricami di lettere", gli arazzi di lana a ridisegnare la mappa del mondo, oltrer alle sue "buste affrancate" all'insegna dell'arte postale, fino a Luigi Ontani, autocitazionista per eccellenza, tra foto, maschere e acquerelli dei vari viaggi in Oriente.

Notizie utili - "L'artista viaggiatore. Da Gauguin a Klee, da Matisse a Ontani", dal 22 febbraio al 21 giugno, Museo d'Arte della città di Ravenna.
Orari: fino al 31 marzo: martedì - venerdì 9-18, sabato e domenica 9-19; dall'1 aprile: martedì - giovedì 9-18; venerdì 9-21; sabato e domenica 9-19. Lunedì chiuso
Ingresso: intero € 8, ridotto €6,
Informazioni: www.museocitta.ra.it
Fax AdM
Fax AdM
Admin

Numero di messaggi : 492
Età : 43
Umore : Sinusoidalmente Illuminato
Data d'iscrizione : 02.10.08

http://www.myspace.com/faxadm

Torna in alto Andare in basso

Klee, Gauguin e gli altri diario dell'artista viaggiatore Empty Re: Klee, Gauguin e gli altri diario dell'artista viaggiatore

Messaggio  Fax AdM Mar Feb 24, 2009 2:01 pm

Klee, Gauguin e gli altri diario dell'artista viaggiatore Art_vi10

Klee, Gauguin e gli altri diario dell'artista viaggiatore Art_vi11
01. Paul Gauguin, "Nave nave Fenua (Terra deliziosa)", 1893-94, xilografia, cm 35,4x20,1. Collezione privata, Svizzera

Klee, Gauguin e gli altri diario dell'artista viaggiatore Art_vi12
02. Deogratias Lasagna. "Costume del Brasile 17", acquerello, cm 20x18, collezione privata

Klee, Gauguin e gli altri diario dell'artista viaggiatore Art_vi13
03. Georges Mathieu. Senza titolo (2), 1959, chine colorate su carta, cm 48x33. Collezione Ghigi-Pagnani

Klee, Gauguin e gli altri diario dell'artista viaggiatore Art_vi14
04. Alberto Pasini. "Fontana turca", 1873, olio su tela, cm 82x65. Collezioni d'Arte Fondazione Cariparma

Klee, Gauguin e gli altri diario dell'artista viaggiatore Art_vi15
05. Ippolito Caffi. "Egitto, riposo di una carovana". Ca' Pesaro, Venezia

Klee, Gauguin e gli altri diario dell'artista viaggiatore Art_vi16
06. Mark Tobey. "New crescent", 1953, tempera su tavola, cm 60,4x45,7, Collection Heiner Hachmeister, Munster

Klee, Gauguin e gli altri diario dell'artista viaggiatore Art_vi17
07. Henri Matisse. "La laguna", 1947, tavola stampata a pochoir da carte colorate a tempera e ritagliate, cm 42x65. Galerie Kornfeld, Bern

Klee, Gauguin e gli altri diario dell'artista viaggiatore Art_vi18
08. Henri Matisse. "Il lanciatore di coltelli", 1947, tavola stampata a pochoir da carte colorate a tempera e ritagliate, cm 42x65. EWK Bern.

Klee, Gauguin e gli altri diario dell'artista viaggiatore Art_vi19
09. Ippolito Caffi. "Egitto, Karnak a Pieve". Ca' Pesaro, Venezia

Klee, Gauguin e gli altri diario dell'artista viaggiatore Art_vi20
10. Oskar Kokoschka. "Exodus", 1928, olio su tela, cm 89x131, Deutschebank
Fax AdM
Fax AdM
Admin

Numero di messaggi : 492
Età : 43
Umore : Sinusoidalmente Illuminato
Data d'iscrizione : 02.10.08

http://www.myspace.com/faxadm

Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.