[Recensione] Burn After Reading - A prova di spia
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[Recensione] Burn After Reading - A prova di spia
Titolo originale: Burn After Reading Nazione: U.S.A. Anno: 2008 Genere: Commedia, Drammatico Durata: 95' Regia: Ethan Coen, Joel Coen Sito ufficiale: www.filminfocus.com/focusfeatures/... Sito italiano: www.medusa.it/burnafterreading Cast: Brad Pitt, George Clooney, Frances McDormand, John Malkovich, Tilda Swinton, Matt Walton, Logan Kulick, Eric Richardson Produzione: Mike Zoss Productions, Working Title Films Distribuzione: Medusa Data di uscita: Venezia 2008 19 Settembre 2008 (cinema) |
Si, perché la chiave di lettura di questo thriller sta nella normalità delle persone, la quasi idiozia che la maggior parte della popolazione comune raggiunge in certe fasi della propria vita, quando si rimane delusi da quello che si è, da ciò che si è ottenuto, e da ciò che si vorrebbe raggiungere. E a questo bilancio negativo, si aggiungono i sogni non realizzati, il bisogno di cambiare se stessi, che diventa un ossessione al punto dal portare a delle situazioni paradossali dai risvolti drammatici.
Tutti gli intrighi e le vicende misteriose, infatti, girano intorno all’unico personaggio da cliché: un Agente della CIA, che però non è altro che un semplice analista, con un ridottissimo livello di sicurezza...un colletto bianco insomma. Osborne Cox viene convocato per una riunione importante nel quartier generale dell’Intelligence e si aspetta di partecipare ad una missione segreta, ma quello che gli viene comunicato è il suo licenziamento. Depresso e distrutto decide di scrivere un libro di memorie, in cui racconta fatti capitati in anni di lavoro, ma il CD dove sono contenute le sue storie viene accidentalmente perso, dando luogo ad un’interminabile serie di situazioni rocambolesche ed equivoche.
Ciò che comunque da vita al film non è la storia, ma l’interpretazione degli attori, che hanno saputo perfettamente calarsi nei ruoli appositamente scritti per loro, portando all’esasperazione quei comportamenti e quei tic che sono propri di tante persone comuni, e che ne determinano la divertente e al tempo stesso drammatica peculiarità, aiutati sicuramente anche da un sapiente uso della regia, delle scenografie e dei costumi, che sanno ben mettere in evidenza ogni carattere ed ogni personaggio. Nomi del calibro di George Clooney, Brad Pitt, John Malkovich, Frances McDormand, Tilda Swinton e Richard Jenkins, hanno dato un eccellente prova di se, trasformandosi in macchiette di se stessi, e ci si chiede se molte delle gag siano frutto di un attento studio del personaggio tipico dei fratelli Coen o se si siano lasciati andare all’improvvisazione.
Un film da vedere, sia se si vuole riflettere sull’agognata e distruttiva ricerca ossessiva della serenità, sia se si vuole passare un ora e mezza divertendosi semplicemente.
La frase: "Da tutto questo non può venire nulla di buono".
Trailer
(fonte FilmUp.it)
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