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V per vendetta (2005)

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Messaggio  Fax AdM Mar Dic 30, 2008 2:44 pm

V per vendetta (2005) Vforve11

Titolo originale: V for vendetta
Nazione: U.S.A., Germania
Anno: 2005
Genere: Azione, Fantascienza
Durata: 120'
Regia: James McTeigue
Sito ufficiale: vforvendetta.warnerbros.com
Sito italiano: wwws.warnerbros.it

Cast: Natalie Portman, Hugo Weaving, Stephen Rea, John Hurt, Stephen Fry
Produzione: Warner Bros., Silver Pictures, Anarchos Productions


Trama
Ambientato nel futuristico paesaggio di una Gran Bretagna dominata da un regime totalitario, la storia di una giovane donna, Evey, la cui vita viene salvata da un uomo mascherato, conosciuto come "V". Sorprendentemente carismatico e ferocemente abile nell’arte del combattimento e dell’inganno, V scatena una rivoluzione per sollevare i suoi concittadini contro la tirannia e l’oppressione. Quando Evey intuisce la verità sul misterioso passato di V, scopre anche una nuova forza in se stessa e diventa a modo suo un’alleata nel piano dell’uomo per ristabilire libertà e giustizia in una società crudele e corrotta.


Recensione
V for Vendetta è tratto dall'omonimo fumetto di Alan Moore, illustrato da David Lloyd e pubblicato per la prima volta sulla rivista a fumetti inglese Warrior tra il 1982 ed il 1985. Moore illustra una società inglese distopica molto simile a 1984 di Orwell, in cui, in seguito ad una grave crisi interna ed estera, un partito unico di estrema destra ha preso il potere trasformando la Gran Bretagna in uno stato totalitario. Questo comprende l'eliminazione del dissenso, delle minoranze, la costruzione di campi di concentramento ed un controllo totale delle attività dei cittadini. La sceneggiatura per la versione cinematografica è stata iniziata dai fratelli Wachowski negli anni '90 precedentemente a Matrix, che ha un'atmosfera simile sotto alcuni aspetti. Ma i fratelli Wachowski si sono presi molte libertà sul testo di Moore, molto più tetro, adottando spesso soluzioni non del tutto felici. Quanto meno sono riusciti a rispettare la multilinearità di V for Vendetta, che è uno dei tratti più caratteristici della scrittura di Alan Moore.

L'unico che si erge come paladino degli oppressi sfidando il potere è "V", uomo dal passato oscuro che cela il proprio volto dietro una maschera di Guy Fawkes, il protagonista della fallita "cospirazione della polvere da sparo" (1605). Si tratta di un complotto della nobiltà inglese cattolica per assassinare Re James I d'Inghilterra e altri nobili protestanti facendo saltare in aria la House of Commons. E quindi nella sua lotta contro il tiranno Adam Sutler (John Hurt) prende come simbolo questa figura molto nota nella terra di Albione ed una filastrocca per bambini che inizia con le parole "remember, remember the fifth of november". Troverà un alleato insperato in Evey (Nathalie Portman).

Nonostante il cast sia di buon livello (da notare Stephen Fry nel ruolo del comandante Deitrich), non sempre la sceneggiatura risponde alle più elementari regole di coerenza interna, privilegiando l'aspetto visivo a scapito della consequenzialità logica, come nella sequenza dell'esercito di maschere. Il tema è invece importante perché mostra quali siano le conseguenze quando un popolo decide di barattare la propria libertà ed i propri diritti in cambio di un presunto senso di sicurezza. Quindi si tratta di una questione di così viva attualità da far risultare ridondanti gli espliciti riferimenti alla realtà politica mondiale di oggi, con particolare riferimento alla politica statunitense, ai neo-con e a termini come "rendition" e "collateral". Molto azzeccata la scelta di John Hurt nel ruolo di Sutler. Hurt aveva interpretato Winston Smith, protagonista di 1984 nell'adattamento di Michael Radford. È quindi interessante vederlo nel "ruolo inverso".

Peccato che i fratelli Wachowski abbiano deciso di non inserire la sequenza in cui Deitrich, per poter indagare su "V" in maniera intuitiva ricorre all'LSD. Si tratta in fondo dell'uso eversivo di una sostanza psicotropa per trovare un terrorista che sta minando le basi della società, e quindi Deitrich viene a collocarsi in una linea d'ombra che porterà ad una trasformazione del personaggio stesso. Si potrebbe parlare a lungo su come la sceneggiatura ed i dialoghi dei fratelli Wachowski abbiano, per dirla alla Billy Wilder, "buchi grandi come sbadigli". Ma basterà dire che Alan Moore, come già accaduto con "La leggenda degli uomini straordinari" ha disconosciuto il film, ponendolo tra i tanti adattamenti falliti. Sarà così anche per il bellissimo Watchmen?


Frasi
"C'è molto più della carne dietro questa maschera. C'è un'idea, e le idee sono a prova di proiettile"

"Il nostro compito è riferire le notizie, non fabbricarle, quello è compito del governo"

"In questa notte estremamente fausta permettimi dunque in luogo del più consueto nomignolo di accennare al carattere di questa Dramatis Persona.
Voilà. Alla Vista un umile Veterano del Vaudeville, chiamato a fare le Veci sia della Vittima che del Violento dalle Vicissitudini del fato. Questo Viso non è Vacuo Vessillo di Vanità, ma semplice Vestigia della Vox populi, ora Vuota, ora Vana. Tuttavia questa Visita alla Vessazione passata acquista Vigore ed è Votata alla Vittoria sui Vampiri Virulenti che aprono al Vizio, garanti della Violazione Vessatrice e Vorace della Volontà. L'unico Verdetto è Vendicarsi... Vendetta... E diventa un Voto non mai Vano poiché il suo Valore e la sua Veridicità Vendicheranno un giorno coloro che sono Vigili e Virtuosi. In Verità questa Vichyssoise Verbale Vira Verso il Verboso, quindi permettimi di aggiungere che è un grande onore per me conoscerti e che puoi chiamarmi V"

Evey: Chi sei?
V: Chi?... "Chi" è soltanto la forma conseguente alla funzione, ma ciò che sono è un uomo in maschera.
Evey: Ah, questo lo vedo!
V: Certo. Non metto in dubbio le tue capacità di osservazione. Sto semplicemente sottolineando il paradosso costituito dal chiedere a un uomo mascherato chi egli sia.


Trailer




(fonte: www.filmup.it)
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Messaggio  Fax AdM Mar Dic 30, 2008 2:44 pm

Una storia davvero avvincente ambientata in un futuro moooolto verosimile, in cui un popolo si concede completamente nelle mani di un folle politicante autoritario che manipola l'opinione pubblica attraverso la strumentalizzazione del terrore e dell'informazione mediatica, annullando ogni ideologia di libertà ed uguaglianza... mmmmmh mi ricorda qualcosa.....
Belle le ambientazioni, le riprese e come è concepita la fotografia. Suggestivo anche l'aspetto ironico di cui si veste, a tratti, il protagonista V, un misterioso e carismatico eroe che combatte contro il tutto e il niente (di una società annullata) in nome di una libertà non sperata, di un ideologia ormai assopita.
Purtroppo è evidente che questa sceneggiatura è la trasposizione cinematografica di un qualcosa (la graphic novel "V for Vendetta" scritta da Alan Moore e illustrata da David Lloyd) dallo spessore sicuramente più rilevante, e come tutte 'ste benedette trasposizioni, lascia dietro di sè delle lacune narrative che alimentano nello spettatore la sensazione di essersi perso qualcosa, minando fortemente la fluidità della narrazione.
Quindi il film mi è parso carino, con ottime idee, ma poteva essere fatto decisamente meglio.

Voto: 6,5/10
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