Troppo chiasso a scuola? Tappi gratis per le maestre
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Troppo chiasso a scuola? Tappi gratis per le maestre
RAVENNA - "L'Amministrazione cura il benessere e la sicurezza dei suoi lavoratori". Questo il principio alla base della scelta del Comune di Ravenna di dare alle maestre d'asilo tappi per le orecchie per arginare il rumore dei bambini che giocano nei saloni. Principio che l'Amministrazione comunale, attraverso una nota, ha ribadito rispondendo alla Cisl-Fp provinciale che nei giorni scorsi aveva sollevato la polemica sul caso.
Il problema era emerso per la prima volta nell'asilo comunale del centro della città romagnola 'Il Gabbiano' nel quale la soglia del rumore durante le ore di ricreazione, secondo i rilievi comunali, si spingerebbe oltre il livello di attenzione, collocandosi cioé tra gli 80 e gli 85 decibel. La soluzione tappi però non era piaciuta al sindacato che aveva chiesto invece provvedimenti strutturali capaci di tutelare anche la salute dei bambini. La Cisl aveva quindi esposto un avviso in merito nella bacheca comunale, nell'eventualità fossero emersi altri casi oltre quelli del Gabbiano.
A ruota Stefano Mambelli, responsabile provinciale della Cisl-Fp, aveva chiesto nuovi accorgimenti: "La problematica è complessa - aveva detto - coinvolge numerosi soggetti e mi sembra difficile sia risolta solo con i tappi per le orecchie".
Secondo il Comune tuttavia un rischio esisterebbe "esclusivamente per le insegnanti" perché sottoposte a "decenni di permanenza nell'ambiente" di lavoro. I tappi per le orecchie sono previsti nel decreto legislativo 195/2006, ha fatto notare l'Amministrazione ravennate che comunque non ha escluso interventi mirati in fase di ristrutturazione e progettazione degli edifici. In ogni modo, la decisione di fornire le insegnanti di 'otoprotettori' è stata presa alla fine dello scorso anno dopo alcune segnalazioni da parte degli stessi dipendenti.
Le maestre ora saranno sottoposte a 'visite periodiche' e allo stesso tempo verranno realizzate indagini epidemiologiche inquadrate sul rischio rumore per arrivare a "uno specifico protocollo sanitario che prevede controlli audiometrici". Inoltre ci saranno corsi formativi e informativi sui temi della sicurezza che tratteranno tutti gli aspetti connessi al rumore. Il sindacato ha però sollevato un ultimo dubbio: le maestre riusciranno a sentire i bambini in caso di emergenza? Sì, secondo l'Amministrazione comunale che ha sottolineato che "i dispositivi antirumore attutiscono l'impatto dell'onda sonora", non impedendo cioé di sentire.
(fonte: Ansa)
Il problema era emerso per la prima volta nell'asilo comunale del centro della città romagnola 'Il Gabbiano' nel quale la soglia del rumore durante le ore di ricreazione, secondo i rilievi comunali, si spingerebbe oltre il livello di attenzione, collocandosi cioé tra gli 80 e gli 85 decibel. La soluzione tappi però non era piaciuta al sindacato che aveva chiesto invece provvedimenti strutturali capaci di tutelare anche la salute dei bambini. La Cisl aveva quindi esposto un avviso in merito nella bacheca comunale, nell'eventualità fossero emersi altri casi oltre quelli del Gabbiano.
A ruota Stefano Mambelli, responsabile provinciale della Cisl-Fp, aveva chiesto nuovi accorgimenti: "La problematica è complessa - aveva detto - coinvolge numerosi soggetti e mi sembra difficile sia risolta solo con i tappi per le orecchie".
Secondo il Comune tuttavia un rischio esisterebbe "esclusivamente per le insegnanti" perché sottoposte a "decenni di permanenza nell'ambiente" di lavoro. I tappi per le orecchie sono previsti nel decreto legislativo 195/2006, ha fatto notare l'Amministrazione ravennate che comunque non ha escluso interventi mirati in fase di ristrutturazione e progettazione degli edifici. In ogni modo, la decisione di fornire le insegnanti di 'otoprotettori' è stata presa alla fine dello scorso anno dopo alcune segnalazioni da parte degli stessi dipendenti.
Le maestre ora saranno sottoposte a 'visite periodiche' e allo stesso tempo verranno realizzate indagini epidemiologiche inquadrate sul rischio rumore per arrivare a "uno specifico protocollo sanitario che prevede controlli audiometrici". Inoltre ci saranno corsi formativi e informativi sui temi della sicurezza che tratteranno tutti gli aspetti connessi al rumore. Il sindacato ha però sollevato un ultimo dubbio: le maestre riusciranno a sentire i bambini in caso di emergenza? Sì, secondo l'Amministrazione comunale che ha sottolineato che "i dispositivi antirumore attutiscono l'impatto dell'onda sonora", non impedendo cioé di sentire.
(fonte: Ansa)
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